La realizzazione di una protesi totale rimovibile è complessa: si va dal progetto valutato insieme al clinico e al paziente, fino al risultato finale che dovrà avere un aspetto naturale e assicurare una lunga durata. L’odontotecnico tedesco Horst-Dieter Kraus mostra, tramite il caso clinico di una paziente, come sia possibile combinare perfettamente tra loro i denti Pala e le faccette PalaVeneer.
Per realizzare una protesi totale estetica e di lunga durata, l’odontotecnico e l’odontoiatra devono sviluppare e mantenere un concetto comune: dall’impronta e dal rilevamento di tutte le importanti informazioni, fino alla finitura, il montaggio e il controllo della precisione della superficie basale.

Situazione di partenza
Protesi in situ da più di 18 anni con un’occlusione ormai alterata (Fig. 1). L’arcata inferiore avrebbe dovuto ricevere quattro impianti come elementi di ancoraggio per realizzare poi una protesi su corone telescopiche. I vantaggi di questo processo sono la posizione sicura e l’assenza di punti di compressione gengivale normalmente causati da una protesi supportata esclusivamente dalle mucose. Inoltre, questa soluzione permette di effettuare una corretta igiene orale. Poiché questa soluzione terapeutica permette di effettuare eventuali riparazioni e ribasature, la paziente riceve una protesi di lunga durata e qualitativamente di alto valore.

Fig. 1 La situazione iniziale: protesi superiore e inferiore mostrano la necessità di un intervento.
Progettazione e modelli maestri

Fig. 2 Impronta: impronta degli impianti con un cucchiaio individuale
All’inizio del trattamento odontoiatra, odontotecnico e paziente hanno valutato la situazione iniziale e si sono confrontati su come fosse meglio intervenire. In seguito è stato eseguito il trattamento implantologico. Dopo l’osteointegrazione dei quattro impianti posizionati nell’arcata inferiore, è iniziata la realizzazione della protesi. L’impronta degli impianti è stata presa con un cucchiaio individuale (Fig. 2). Per l’impronta funzionale superiore è stata usata la vecchia protesi come base di supporto. Con movimenti funzionali, le rilevanti parti anatomiche sono state completamente riprodotte. Dopo la realizzazione dei modelli maestri, l’odontotecnico ha realizzato le basette per la definizione dell’occlusione. La dimensione verticale è stata orientata all’altezza della vecchia protesi.
Scelta dei denti e montaggio in cera
La scelta dei denti desiderati (Pala Premium 6) è stata fatta insieme, in base a criteri come vecchie fotografie, larghezza del naso, punte dei denti canini ecc. (Fig 3). La gamma di denti Pala Premium offre una generosa scelta di forme naturali. La forma del corpo dei denti presenta dei vantaggi in quanto, grazie alla base larga, le zone interdentali appaiono molto naturali. Il dente Premium è inoltre caratterizzato da una fine tessitura superficiale; la morfologia dei denti naturali è stata riprodotta in modo ideale. Il cosiddetto 3D-Multilayering è una stratificazione interna del colore che permette alle proprietà ottiche del dente di apparire in tutta la loro naturalezza. Il principio Pala Mix & Match offre anche grandi vantaggi, come, per esempio, l’integrazione delle faccette PalaVeneer (Fig.4).


Protesi inferiore su corone telescopiche
Dopo la valutazione di numerose forme è stato deciso di usare i denti tondeggianti e “morbidi” Pala Premium, forma O4 del colore A2. Il montaggio dei denti anteriori è stato eseguito direttamente nel cavo orale della paziente, secondo criteri estetici, anatomici e fonetici. È stato rispettato un protocollo di procedimento iniziato con il posizionamento dei due centrali incisivi superiori. Le linee di riferimento – la linea mediana, la superficie occlusale, la linea del sorriso hanno dato indizi importanti. I denti sono stati montati contro il vallo occlusale inferiore. Successivamente sono stati posizionati gli incisivi laterali e i canini. La valutazione del profilo del viso con i denti anteriori montati è stata positiva. La linea mediana è stata quindi trasferita al vallo di cera dell’arcata inferiore e i denti anteriori inferiori Pala Premium hanno potuto essere montati in armonia con i denti superiori. Successivamente è stata realizzata la struttura per la protesi con corone telescopiche.
Il montaggio completo dei denti è stato “fissato” con una mascherina in silicone, in modo da poter essere riutilizzato in qualunque momento. Per l’ancoraggio delle doppie corone della protesi totale su impianti sono stati usati oro, resina e abutment. Il canale per la vite delle basi prefabbricate era di plastica calcinabile. Per la sovrastruttura, l’odontotecnico ha modellato una struttura monoblocco poi fusa con una lega ad alto contenuto aureo.
La registrazione finale dell’occlusione è stata eseguita durante la prova della struttura in metallo. Contemporaneamente è stato anche deciso il posizionamento dei molari superiori, per i quali sono stati usati i denti posteriori Pala Idealis che, grazie al concetto Pala Mix&Match possono essere combinati in modo eccellente con i denti frontali Pala Premium (Fig. 5). Con la loro forma morfologica questi denti sono ideali per la gerontoprotesi. Le grandi superfici prossimali, con le loro fissure piatte, permettono la chiusura interdentale e facilitano la pulizia.

Materiali moderni
Le classiche regole della protesi totale prevedono una stretta collaborazione tra odontotecnico, odontoiatra e paziente. Inoltre, moderni materiali completano il concetto terapeutico. Nel caso qui presentato sono state realizzate delle precise corone primarie sugli impianti nell’arcata inferiore. Inoltre, i denti per protesi Pala e l concetto Pala Mix & Match supportano in numerosi modi il concetto terapeutico di successo: grazie alla realizzazione completamente anatomica dei denti, la forma identica alla natura, come pure alle ottimali proprietà ottiche, il risultato si è rivelato molto estetico (Fig. 6).

La realizzazione morfologica dei denti posteriori permette un montaggio gnatologico ideale. Con le faccette PalaVeneer, la protesi inferiore su telescopiche ha potuto ottenere un buon risultato estetico. Inoltre, grazie al brevetto di Kulzer Flexecure®, i denti della protesi hanno una elevata resistenza all’abrasione.