Molto spesso quando eseguiamo un restauro diretto posteriore, soprattutto se esteso, abbiamo difficoltà ad ottenerne un’anatomia soddisfacente. Oltre che perfettamente in occlusione. Per cui se l’elemento cariato si presenta con una superficie occlusale completamente preservata, bisogna necessariamente sfruttare quest’occasione.
Che fare?
- Prima di tutto montiamo la diga prima di rimuovere la lesione cariosa. A questo punto dobbiamo creare uno stampo delle superficie occlusale del dente da restaurare.
- Isoliamo tutto il tavolato occlusale con della vaselina in gel, assicurandosi di aver rimosso tutti gli eventuali residui.
- Iniettiamo del composito flowable bulk all’interno del sistema dei solchi ed immergiamo un microbrush all’interno: ora polimerizziamo
- Apportiamo ulteriore bulk sul microbrush e raggiungiamo le superfici mesiali, distali, orale e vestibolari: polimerizziamo. Ora possiamo rimuovere il microbrush con il nostro stampo annesso
- Rimuoviamo la lesione cariosa, eseguiamo i passaggi adesivi e ricostruiamo le pareti interprossimali. Dopo aver polimerizzato controlliamo lo stampo per valutare che le creste marginali non siano troppo alte da evitare l’inserimento dello stampo: in tal caso, vanno correggete a fresa
- Completiamo il restauro, lasciamo l’ultimo strato di circa 1.5 mm non polimerizzato
- Ricopriamo il composito con una striscia di teflon
- Posizioniamo lo stampo sul teflon e lo spingiamo all’interno della cavità, dando al composito compatto non polimerizzato la forma dello stampo stesso
- Prima di polimerizzare rimuovere lo stampo e il teflon, eliminando gli eccessi dai bordi e quindi polimerizzare
- Non ci resta che completare la rifinitura e lucidatura del nostro restauro 💣💣